È l’ammiraglia della gamma Gran Turismo, la linea che ha reinterpretato lo sport cruiser per il cantiere Beneteau, il Beneteau GT 50.
Il duo progettuale Nuvolari e Lenard hanno data una forma accattivante e attuale ai contenuti che il colosso francese reputa imprescindibili su questa tipologia di imbarcazioni se vuole cogliere i favori dell’armatore del XXI secolo. A partire dalla duplice proposta per quanto riguarda l’allestimento della sovrastruttura.



Questo motoryacht di 50 piedi, che vanno letti come 15,78 metri fuori tutto e 14,17 di lunghezza scafo (50 piedi è in sostanza una media tra le due misure), è infatti disponibile o in versione hard-top o nella cosiddetta Sportfly. Nel secondo caso, sulla parte apicale della sovrastruttura trova posto un fly bridge di dimensioni abbastanza compatte da non influenzare troppo il profilo della barca, che rimane così filante e ma sufficientemente estese da garantire la presenza della seconda postazione di guida, ovviamente, più un’area prendisole trasformabile in isola imbottita e divanetto e la zona pranzo con divano a C e tavolo per cinque commensali.

Chi sceglie il modello alternativo, in linea con tutto il resto della gamma GT ha una barca che pur con gli indubbi vantaggi dell’hard top che riesce a dare la sensazione di “immersione” nell’ambiente circostante dei cari vecchi open: tutta la parte anteriore della copertura, sia il parasole, sia il tetto vero e proprio, si apre elettricamente scorrendo verso poppa, così come le vetrate laterali della sovrastruttura possono essere abbattute, sempre con comando elettronico, per lasciare come unico ostacolo tra chi è a bordo e l’ambiente esterno solo la struttura portante.

Per il resto, le due versioni hanno la stessa struttura, con prendisole a prua e pozzetto con un lungo divano a L sulla sinistra, che si prosegue con il divano della dinette interna, e un tavolino per pranzare in quattro adulti. Non manca la possibilità di allestire un zona cucina in quest’area arricchendola con grill e piano di lavoro posizionati sopra la piattaforma da bagno. A poppa, grande spiaggetta affondabile e tender garage.
Le linee d’acqua di questo modello sono studiate dall’ufficio interno del cantiere in collaborazione con Volvo Penta per lavorare in sinergia con le propulsioni IPS 600 fornite dalla casa svedese e beneficiano dell’Air Step 2 un sistema che convoglia aria nella zona posteriore della carena, l’unica che rimane in acqua quando la barca naviga in planata. In questo modo si riduce l’attrito sull’acqua e si crea un cuscino d’aria che rende più confortevole e più efficiente, ovvero più economica, la navigazione.
Beneteau GT 50 AirStep e Shipcontrol, la barca media guarda avanti

Il Gran Turismo 50 è il primo modello con marchio Beneteau a fornire lo Shipcontrol, un sistema centralizzato di controllo e di gestione delle utenze, dei servizi e del comfort ambientale: luci, comprese quelle di navigazione, climatizzazione, musica, livelli delle varie acque, dolce, grigie e nere, del gasolio, l’entertainment ecc sono a disposizione su un solo display in plancia di comando o anche su un tablet da portarsi dietro.
Gli interni, progettati da Andreani Design, come si accennava in precedenza partono dal concetto di minima interruzione della zona giorno tra esterno e interno. Grazie al calpestio complanare, quando la vetrata che divide il pozzetto dal salone sotto l’hard top la vita di bordo fluisce senza interruzioni in ogni spazio in coperta. Per quanto riguarda la zona notte posta sul ponte inferiore, il GT 50 di Beneteau è proposto con due allestimenti: in versione due cabine con un saloncino di rimpetto alla cucina che diventa un’ulteriore cabina a letti gemelli nella versione con tre locali notte. In entrambe le configurazioni la suite armatore a tutta larghezza è posta a mezzanave e beneficia di un bagno privato con locale doccia separato e due divanetti. Le finestrature a murata forniscono la luce naturale. Le essenze sono in noce, i tessuti dei rivestimenti in similpelle dal morbido e piacevole effetto pelle di pesca.